Compostabile e biodegradabile
Molti gelatieri confondono compostabile con biodegradabile. Quali sono le differenze?
Un elemento biodegradabile non è infatti automaticamente anche compostabile.
La biodegradabilità è la potenzialità delle sostanze e dei materiali di essere trasformati, attraverso l’attività dei microrganismi presenti nell’ambiente, in humus, acqua e l’anidride carbonica.
La compostabilità è la potenzialità di un materiale organico di trasformarsi in compost mediante il processo di compostaggio: il compost è il frutto della disintegrazione e biodegradazione di materiale organico, ad esempio la frazione umida dei rifiuti domestici.
La normativa europea che definisce il riciclaggio organico degli imballaggi in Italia è l’UNI EN 13432. Lo standard UNI EN 14995 definisce invece, i prodotti in plastica compostabili, non usati come imballaggi. Per entrambi gli standard un prodotto è definito compostabile quando soddisfa quattro criteri:
a) deve essere biodegradabile (> 90% rispetto alla cellulosa) in un processo di compostaggio (180 giorni);
b) deve disintegrarsi in un ciclo di trattamento (90 giorni);
c) non deve avere effetti tossici sul compost prodotto;
d) non deve alterare il processo di compostaggio.